lunedì 31 agosto 2015

Dov'è finita Audrey?

Dov'è finita Audrey? 
di: Sophie Kinsella casa editrice: Mondadori pag: 285 collana: Chrysalide titolo originale: Finding Audrey

Audrey non esce mai di casa, neanche per andare a scuola, indossa sempre occhiali da sole e non riesce ad interagire con gli sconosciuti. Non è stato però sempre così: Audrey era una normale teenager prima che qualcuno la trascinasse giù in uno scivolo di umiliazioni e persecuzioni.

Sophie Kinsella si cimenta nel genere più amato delle ultime stagioni editoriali ad esclusione dei Romance: lo Young Adult. Sarà l'ironica autrice della fortunata serie "I love shopping" riuscita a conciliare la sua vena scanzonata con il difficile mondo della travagliata adolescenza? Se volessimo considerare Dov'è finita Audrey da un punto di vista prettamente kinselliano potremo dire che il romanzo non manca di situazioni divertenti e frasi mordaci tipiche dell'autrice e che la storia non delude da questo punto di vista. Dal punto di vista di un consumato lettore di YA strappalacrime , in cui il lettore parteggia per il protagonista, ma allo stesso tempo è morbosamente curioso di conoscere ogni più contorto particolare dei tristi accadimenti alla base della storia, il libro lascia molti punti alla deduzione del lettore e indulge poco sui particolari. Nelle sue premesse infatti Cercando Audrey (titolo originale) cavalca perfettamente il genere, incuriosendo il lettore e spingendolo a desiderare di sapere di più sui fattori scatenanti delle vicende della protagonista, ma allo stesso tempo tratta il tema alla lontana, avvicinandosi e ritraendosi quel tanto che basta per fare capire a grandi linee cosa è successo, ma senza entrare in dettagli. Come ogni YA che si rispetti, poi, è presente la figura maschile alla base della rivoluzione della protagonista, colui che diviene la spinta per il cambiamento e il deus ex machina degli eventi: il bel raga insomma, che sa sempre la cosa giusta da fare (Linus). Omnia vincit amor. Amen. 

 Audrey è un personaggio tipico YA mentre il resto della sua famiglia è costruita sul tipico modello kinselliano: strana e spassosa. Nei genitori di Audrey sembra di rivedere un po' Becky e Luke (protagonisti di I love shopping), mentre il rapporto fra Audrey e Linus sembra una versione "analogica" di quello dei protagonisti di "Ho il tuo numero" , dove la conoscenza fra i due avviene tramite messaggi. Non manca comunque il tentativo di approfondire il tema dell'ansia e della depressione di Audrey, del suo bisogno di fuggire dal prossimo e alla fine l'epifania della scoperta di ciò che realmente conta per poter vivere di nuovo in pace con se stessi. Riesce insomma Sophie Kinsella a costruire un valido YA? Non c'è una risposta definitiva a questa domanda, proprio come per la vita della  protagonsta ci sono alti e bassi così il libro presenta cose valide e altre che lasciano pensare che l'autrice abbia voluto cavalcare l'onda del momento, facendolo però a modo suo. In definitiva un libro godibile, che si finisce in fretta e strappa anche qualche risata. Consigliato ai fan della Kinsella e ai teenager. Voto: 7.

giovedì 31 ottobre 2013

La Trentunesima notte - The 31th night

La Trentunesima Notte

[see english version down below]



C'era un tempo nella contea di Hallow in cui i Lord regnavano sulle terre seminando caos e terrore nella mente dei più deboli.
Quello era il tempo in cui, nascosta ai poteri più oscuri,  la popolazione reclamava un eroe che la salvasse. Ma paura e codardia scorrevano nelle vene come un sangue velenoso.

C'era una  notte, ogni anno, la trentunesima di Ottobre, in cui il potere del male risaliva dalla terra come un miasma di furia e orrore, strisciando fra le selve, infettando luoghi e case, serrando i cuori con i suoi artigli.

In quella notte, la gente serra le porte e fugge dall'oscurità, nascondendo i bambini e pregando per aver salva la vita.

Non è bene restare all'aperto quando si innalzano le tenebre.  Non è bene essere sorpresi a vagare al tramonto come anime ignare. Farai meglio ad affrettarti verso casa, guardandoti le spalle,  contando i battiti del tuo cuore e ascoltando i tuoi respiri, perché sprecare anche uno solo di essi può segnare la tua fine.

Non guardare negli occhi dell'oscurità, non osare parlare. Il male sorveglia le lande, in caccia di uno spirito da divorare.

E se in una notte come quella vedrai qualcosa serpeggiare sul terreno e mormorare in agonia, chiudi gli occhi e serra la tua mente, perché il folle che cede alla curiosità non vive per poterlo raccontare.



Ora conosci la verità che tutti sanno e di cui nessuno parla. Ora sei stato avvisato dell'inenarrabile realtà.

Nasconditi,  nascondi questa storia nel fondo del tuo cuore, poiché persino il suono di un battito può svelarti al male.

Muoviti in silenzio, come cenere nel vento, e come il vento sii senza essere.


The 31th night

There was a time in  HallowShire, when OverLords ruled over the lands, spreading chaos and dread on the vulnerables' minds.

That was the time when , hidden from the darkest powers, people were claiming for a hero to save them. But fear and cowardice run trough their veins like  poisonous blood.

One night, every year, the thirty-first of October, the power of evil rose from the gound like a miasma of soil and rage, slithering trough the forests, infecting places and persons, grasping its claws on  hearts.

That night, people shut their doors and run from the darkness, hiding childrens and praying for their life to be safe.

It is not good to be in the open when dark rise. It is not good to be caught in the dusk hanging around like unaware souls. You'd better hasten to home,  looking over your shoulder,  counting your breaths and listening your heartbeats, cause wasting even one of them would  spell the end of you.

Don't look in the eyes of gloom, don't dare to speak. The evil watchs over the lands, hunting for a spirit to devour.

And if in a night like that you see something sneaking on the ground and howling in pain, close your eyes and tighten your mind, cause the fool who surrenders to curiosity doesn't live to tell his story.

Now you know the truth that everyone knows and anyone says. Now you have been warned of the unspeakable reality. 

Hide yourself, hide this story in the bottom of your heart, cause even the sound of a pulse can reveal yourself to the dread. 

Move silently, like hash in the wind, and like the wind be without being.


(copyright Stravaganza)

venerdì 25 ottobre 2013

Legend

Legend
di: Marie Lu casa editrice: Piemme pag: 262 collana: Freeway titolo originale: Legend

[See the english Review down below]



[Attenzione: la seguente recensione si basa sulla versione originale inglese, per cui nomi e definizioni sono quelle originali e potrebbero differire dalla traduzione italiana. ]


Day è ricercato per numerosi crimini ai danni della Repubblica.  Abile e sfuggente criminale,  il ragazzo dall'aspetto sconosciuto è braccato senza tregua in un mondo devastato dalla Guerra fra Repubblica e Colonie. Ad aggravare uno scenario post-apocalittico di distruzione, la "Piaga" si diffonde fra i settori più poveri della Repubblica mietendo numerose vittime.
June Iparis è una giovanissima recluta della Repubblica, la prima ad aver ottenuto il massimo punteggio nei "Trial", la durissima prova che ogni cittadino deve sostenere al compimento dei 13 anni e che stabilisce il futuro di ognuno. In seguito ad un tragico evento, June, sicura di sé  e abilissima in campo militare, si trova a braccare Day, alla ricerca di vendetta, ma ben presto di troverà invischiata in un perverso meccanismo di bugie e tradimento.

Legend è un YA distopico post-apocalittico, ambientato in un epoca futuristica di un mondo in lotta con una grave malattia e la scarsa disponibilità di risorse. Nel romanzo vengono nominati disastri ambientali come terremoti ed eruzioni vulcaniche, ed una lotta continua fra Repubblica e Colonie, senza però mai approfondire nel dettaglio gli eventi  che hanno portato all'attuale stato delle cose. La Repubblica, sotto la guida dell' Elector Primo, monitora costantemente la popolazione suddivisa in maniera netta fra gli abbienti delle classi superiori (che dispongono di elettricità, cibo e risorse) e le classi povere dei quartieri devastati dalla Piaga. Day è un personaggio semi-eroico, un Robin-Hood distopico che si ribella all'oppressione della Repubblica nei confronti dei ceti inferiori e cerca di salvare la propria famiglia dalla miseria e dall'incombere della Piaga.
June e Day sono gli estremi di una società spietata e crudele, gli opposti tasselli di un mosaico di menzogne e disumanità.
Come nella miglior tradizione distopica Legend ci mostra un pianeta divorato dalla stupidità umana, succube di un sistema rigido e impari che vigila spietatamente sugli esseri che la compongono. Gli occhi e le  orecchie dell'Elector Primo sono sempre vigili e attenti sulla popolazione. Il romanzo di Marie Lu cavalca una scia molto di moda nell'ambito degli YA di ultima generazione,  narrando di due moderni Romeo e Giulietta in lotta fra di loro e con il mondo che li circonda, una sostanziale re-invenzione della ruota in chiave post-moderna-post-apocalittica. Nessun lettore che abbia mai letto un distopico si stupirà del canovaccio di fondo di questo romanzo, in un certo senso abbastanza prevedibile nello svolgersi degli eventi, ma che si lascia comunque leggere rapidamente. Legend è a suo mondo un buon page-turner, con un'ambientazione abbastanza ben curata e dei personaggi credibili (nella logica di un mondo dove si diventa ispettori a 15 anni), e pur nel suo essere una storia sostanzialmente già vista non annoia e presenta anche qualche elemento sorpresa. La descrizione della vita nei bassifondi è abbastanza riuscita e pensando al pubblico cui il romanzo è diretto, nel complesso la trama potrà sicuramente scatenare batticuori nei più giovani.  Nell'ambito degli YA degli ultimi tempi, questo è sicuramente non disprezzabile e nel più specifico ambito dei distopici è a suo modo discreto. Consigliato a lettori di YA, agli amanti dei distopici di ultima generazione e ai lettori adolescenti. Voto: 7 e mezzo.


Legend
author: Marie Lu publisher: Speak pages: 336 



Day is wanted for several crimes against the Republic. Skilfull and fleeing criminal, the boy of unknown looking is  relentlessly hunted in a world devastated by War between Republic and Colonies. To aggravate a post apocalyptic scenery of destruction, the "Plague" is spreading among the poorest sectors of the Republic claiming numerous victims.
June Iparis is a young recruit of the Republic, the first to be awarded the maximum score  in the  "Trial", the ardous test every citizen have to face at the age of 13 and establishes the future of everyone. After a tragic event, June, confident and military skilled, finds herself stalking Day, in search of revenge, fast involved in a perverse mechanism of lies and betrayal.

Legend is a post-apocalyptic dystopian YA, set in a futuristic era of a world fighting against disease and limited availability of resources. The novel mentions enviromental disasters like earthquakes and volcanic eruptions, and an incessant fight between Republic and Colonies, without an in-depth analysis of the  events leading up to the currently . The Republic, under the heel of Elector Primo, constantly monitors the populations clearly divided between wealthy upper-class ( having available electricity, food and resources) and the poors of the Plague-devastated sectors. Day is a semi-heoirc carachter, a dystopian Robin Hood rising up against Republic's oppression toward the lower-classes and trying to save his family from misery and the loom of the Plague.
June and Day are the extremities of a  ruthless and cruel society, the opposing tiles of a mosaic of lies and inhumanity. In the best traditions of dystopian's novels Legend shows a planet consumed by human's foolishness, dominated by a strict and uneven system monitoring the human-beings that are a part of it.  Elector Primo's eyes and ears are awake and monitoring the population. Marie Lu's novel ride the fashionable  wave of latest  YA's generation, telling of two modern Romeo and Juliet fighting among themselves and with the world around them, a substantial "reinvention of the wheel" from a post-apocalyptic-post-modern point of view. 
No reader , who had ever read a dystopian, will be surprised by the subject of this novel, in a way fairly predictable in the happening of events, but still readable. Legend is in its own way a nice page-turner, with a well-groomed setting and credible carachters ( in the logic of a society where people become detective ad the age of 15), and even in its  being an essentially  well-known old story it is not boring and includes some element of surprise. The  seediest parts of the town's life description is quite successful, and thinking of the novel's target of readers, overall the plot will certainly trigger palpitations in the youngest.
In the limit of recently YA, this one is definitely not despicable and in particular in the limit of dystopians it is in its own way not bad.  Reccomended to YA's readers, last generation dystopians' lovers and teen-readers. Grade: 7.5/10

domenica 21 luglio 2013

Miss Charity

Miss Charity
di: Marie-Aude Murail casa editrice: Giunti collana:  Extra pag: 480 titolo originale: Miss Charity



Charity Tiddler è una bambina tanto fantasiosa quanto solitaria. La sua vita si svolge nella Nursery affidata alle cure della bambinaia Tabitha dalla strana personalità. A farle compagnia oltre alla tata solo i suoi animaletti, topolini, ricci, rane e ben presto un coniglio che diverrà fonte di ispirazione per le sue doti di attenta osservatrice e naturalista. Ben presto si aggiunge alla Nursery Mademoiselle Legros, giovane governante francese con il compito di istruirla nelle arti che ogni giovane perbene deve padroneggiare: pianoforte, francese, canto e disegno. Solo nel disegno Charity scoprirà la vera se stessa, in una vita che si svolge fra le sempre più soffocanti mura della Nursery e gli amati paesaggi della residenza estiva a Dingley Bell, con la campagna e la possibilità di interagire con i cugini della vicina Bertram Manor ( Lydia, Ann e Philipp) e l'amico di famiglia dei Bertram, lo squattrinato Kenneth Ashely.

Miss Charity è un romanzo in prima persona, narrato dalla protagonista, che utilizza il "testo teatrale" per riportare i discorsi diretti fra i personaggi. Charity è un'attenta osservatrice e un'anima indipendente, che soffre per la sua condizione di isolamento, ma non si arrende di fronte al destino di essere nella vita solo "una moglie", come accadeva all'epoca alla maggioranza delle giovani benestanti. Fra le cure di una tata dai contorni sempre più inquietanti (e cui però Charity ugualmente si affeziona) e l'attenzione di una madre egoista e soffocante, Charity sviluppa un'amore incondizionato per la natura e gli animali che diventeranno fonte di ispirazione per  le sue doti di disegnatrice e unica valvola di sfogo alle sue paure e oppressioni. Attraverso la sua fantasia Charity sfugge ad una realtà che ben presto la sfibra anche fisicamente, ma che non lesina anche momenti di ilarità  e non le nasconde l'amore. Marie-Maude Audail tratteggia un'opera narrativa che mischia teatro, romanzo ottocentesco  e ribellione alle convenzioni. Il teatro farà la sua parte attraverso i discorsi diretti, ma anche attraverso il personaggio di Kenneth e la partecipazione straordinaria di Oscar Wilde e George Bernard Shaw (presenti come veri e propri personaggi nel libro). Anche Beatrix Potter (sebbene mai presente come personaggio nella storia) vivrà una seconda vita proprio nel personaggio di Charity e nelle sue doti di illustratrice. Charity  cercherà per tutto il libro la sua vera strada, interagendo con i personaggi spesso in maniera passiva, subendo gli eventi, ma più volte prendendo le redini della situazione e buttandosi a capofitto in situazioni talvolta pericolose e (per citare la madre) sconvenienti. Nella seconda di copertina l'editore definisce questo romanzo un omaggio a Jane Austen. Non so se l'autrice abbia inteso sviluppare l'intera opera  ispirandosi all'immortale scrittrice, ma personalmente, a parte l'ambientazione ottocentesca (che comunque si svolge a oltre mezzo secolo di distanza da quella di Jane Austen) non mi sento di avvallare questa affermazione. Il romanzo ha sicuramente un linguaggio che tenta di richiamare quello dei romanzi dell'epoca, ma va per la sua strada, con un suo stile e un suo modo di svilupparsi che di Jane Austen ha ben poco. Charity ha dei momenti di ilarità, ma questi non eguagliano mai la sottile ironia austeniana, né lo fanno le parti sentimentali, che qui, inevitabilmente, risultano più moderne e meno coinvolgenti, sebbene svolgano comunque il loro ruolo. Quello che forse potrebbe maggiormente accomunare questo libro ad un libro di Jane Austen è la ricerca della protagonista di una dimensione che gli appartenga davvero, un percorso di crescita di un personaggio forte (sebbene i numerosi mancamenti!) che non si arrende agli eventi. Volendo necessariamente trovare somiglianze con autrici d'epoca, trovo che sarebbe più adatto riferirsi a Charlottë Bronte e a Jane Eyre, i cui personaggi secondari ispirano il personaggio di Tabitha (e qui non aggiungo alto per non rovinare la sorpresa) e M.lle Legros e le sue peripezie.  Miss Charity è  nel complesso una lettura godibile, scorrevole nonostante le cinquecento pagine, ma che in certi momenti mi ha fatto  fermare chiedendomi dove l'autrice volesse portarmi. La storia nel complesso è carina, sicuramente adatta a lettori giovani, e che non tralascia neanche l'aspetto romantico per la felicità delle appassionate del genere. Consigliato a lettori di tutte le età e alle lettrici di Romance (specificando che questo non è minimamente un romance, ma potrebbe soddisfare comunque le appassionate). Voto:  7+

Di Marie-Aude Murail ho già recensito Oh Boy!

Di fianco la copertina originale francese del libro che nella sua versione originale ha anche diverse illustrazioni

mercoledì 10 luglio 2013

WAITING DEADLY

WAITING DEADLY
L'attesa è un' assassina paziente e silenziosa.
Lentamente scava sentieri di scaltra perfidia.
Innarestabile e buia accompagna i pensieri di chi veglia nell'ombra.
La morte non fa paura al Sergente, né gli fa paura la sua gelida carezza.
Ma l'attesa reca con sé l'inquietudine di mani che nella resa si sono alzate al cielo in un pianto dirotto di unghie e falangi.
Lungo il collo può sentire il tocco di quelle mani il Sergente.
Come pioggia le sente scorrere lungo la sua spina dorsale, umide di lacrime piante troppo in fretta  e troppo tardi.
Nell'infinita notte che tutto conosce, il Sergente è il guardiano di un faro che illumina l'orrore del mondo.
Silenziosa è l'attesa del guardiano.
Silenziosa e mortale.
Ancora una notte Sergente
Ancora una bianca notte.

Episodi precedenti

Episodio 1 - Dead End
Episodio 2 - Cosmic Death

Episodio 3 - Death Beat

domenica 30 giugno 2013

Obsidian

Obsidian
di: Jennifer Armentrout  casa editrice: Giunti collana: Y pag: 336 titolo originale: Obsidian



In seguito alla prematura scomparsa del padre, Katy si è appena trasferita dalla Florida al West Virginia insieme a sua madre. A poche settimane dall'inizio della scuola, ancora immersa fra scatoloni da disimballare e un bookblog da aggiornare, Katy, spinta dalla madre, bussa alla porta dei giovani vicini di casa. L'accoglienza del bellissimo Daemon non sarà delle più amichevoli, a differenza della sorella Dee molto felice di conoscere la nuova vicina. Prima che l'introversa Katy riesca ad accorgersi di cosa stia succedendo sarà risucchiata in un vortice di mistero.

Katy è una bookblogger, adora leggere e tiene molto a suoi fedeli seguaci lettori. Se non fosse per questo suo amore per la lettura non si potrebbe mai immaginare che, proprio come qualunque protagonista di sesso femminile di ogni YA mai sfornato sul pianeta Terra, si invaghirà del bellizzimo, muscolosizzimo e misteriosizzimo protagonista maschile. Il sogno di qualunque adolescente introversa in muscolacci e ossa ad un passo da casa, ad un tiro di schioppo, ad un metro dal portico con veranda. DLIN DLON. Sì chi è? Sono la sfigatissima protagonista che suona al tuo campanello figaccione di turno! Ma, fermi tutti! Il figaccione ha risposto ed è pieno giorno! Depennate dalla lista del "potrebbe essere" la voce vampiro. In compenso spuntate pure la voce "senza t-shirt". Caro vicino, sapresti dirmi dove si trova la più vicina rivendita di generi di qualunque tipo? Vedi sono la tua sfigatissima co-protagonista e anche se ho cambiato stato in cui vivere, il pensiero "prova al centro del paese" è troppo complicato per  i miei neuroni. Come ogni flessuoso, virile e occhio-verde-munito adone di turno Daemon tratterà la poverina come un insetto molesto, prendendosi gioco di lei e insultandola neanche troppo velatamente. Il resto è storia. Tira e molla fra i due, nel mezzo di un mistero misteriosissimo che prevederà botte da orbi per lei (più volte in pericolo a causa di nemici mortali) e qualche graffio per lui e il suo segreto. Lui è BELLO, ha un carattere da far prudere le mani per il desiderio di violenza estrema, ma bisogna dire che Katy non ci starà a prenderle tutto il tempo. Si insomma, ogni tanto, in un momento di estrema emancipazione, alzerà anche il dito medio verso quella canaglia ammantata di splendore. 1-0 per Katy bel fusto! Se vi state chiedendo il perché di tanta acrimonia nei confronti del canovaccio satandard dei romance, non preoccupatevi, la mia non è un vibrante assalto al genere letterario in generale (che riserva anche bei libri), ma a questo libro in particolare. Lo stile di Obsidian è piatto, ridotto all'osso, prevedibile, scontato e fortemente ispirato ad altre storie (come il telefilm Roswell) e, per non farsi mancare nulla, pieno di cliché fino all'estremo. Nel panorama dei Romance e soprattutto degli YA questo libro non aggiunge un bel niente, si lascia trascinare sulla superficie della mediocrità del genere. Si trova una stilla di novità solo nel finale che, per quanto prevedibile, non sarà di quelli tutti cuoricini. In definitiva il libro non richiede un grande sforzo per leggerlo, ma non lascia assolutamente niente, non emoziona e non coinvolge. Consigliato solo a chi adora il genere YA e ci farebbe il bagno, a chi cerca una lettura da ombrellone (ed in particolare per giornate con 40° gradi all'ombra che non consentono la riflessione profonda) e a chi non ha proprio di meglio da leggere. Voto: 5

giovedì 20 giugno 2013

Follia per sette clan

Follia per sette clan
di: Philip K. DicK casa editrice: Fanucci pag: 246 collana: Tif extra titolo originale: Clans of the Alphane Moon



La Luna Alfa III L2, adibita dalla Terra ad ospedale psichiatrico, si trova, dopo 25 anni, ad essere gestita da sette clan (Para, Mani, Os-Com, Dep, Eb, Poli e Skiz) costituiti dagli ex pazienti della struttura ormai distrutta. Abbandonati e nuovamente liberi di gestire se stessi, i sette clan si trovano ad affrontare un imminente minaccia da parte della Terra che vuole riaffermare il suo predominio sul satellite e riportarlo allo status di ospedale. Indetto un consiglio-interclan fra i rappresentanti di ciascuna fazione, i sette cercano di  decidere cosa fare. Nel frattempo sulla Terra Chuck Ruttersdof, programmatore propagandista della CIA, si è appena trasferito in uno squallido cond-appartamento in seguito alla separazione dalla moglie psichiatra Mary.  La Terra non è il solo pianeta a voler rivendicare il dominio su Alfa III e così, fra esseri Non-Terrestri (Non-T) e follia generale  Chuck finirà per essere coinvolto in un intrigo di portata spaziale.

Se fossi una Mani (maniaco) potrei dire che questa lettura è assolutamente esaltante da tutti i punti di vista e che solo un Dep(depresso) all'ultimo stadio potrebbe trovare che tanto leggerla non cambierà il suo triste destino. Come Os-Com (ossessivo compulsivo) avrei dovuto leggerla per forza, altrimenti non avrei terminato l'opera omnia di Dick e come Poli (schizofrenico polimorfa) avrei valutato attentamente la cosa per capire come questa lettura avrebbe mutato la mia vita senza riuscire a decidermi. Lo Skiz (schizofrenico diencefalico) che è in me francamente prenderebbe il tomo e lo lancerebbe in aria per saggiarne la potenza di impatto, magari su un Eb (ebefrenico) di passaggio mentre ha una delle sue mistiche visioni su come recensirlo. Ma è inutile mentire a se stessi, come Para (paranoico) devo assolutamente avere il controllo di questa recensione, stabilire quali siano le possibili minacce insite nel criticare questo libro e prevedere ogni possibile probabilità di errore o pericolo nel farlo. Mentre voi leggete queste righe il mio costosissimo simulacro a forma di drago, sta scanzionando il post e la piattaforma di blogging alfine di rendere sicura e affidabile questa recensione. Chuck Ruttersdof è un comune terrestre, non fa parte cioè di alcun clan di Alfa, ma se proprio volessimo trovare una definizione che gli calza a pennello sarebbe quella di Sfig (sfigato), sia in relazione al suo rapporto con Mary che al complesso guazzabbuglio di catastrofici eventi in cui viene coinvolto. Chuck è il fantoccio di tutti quelli che finiscono nella sua orbita, che lo sfruttano ognuno con le sue mire e i suoi scopi, tanto che, anche quando  sarà convinto di avere un malefico e letale piano di vendetta finirà per essere il burattino di qualcun altro. In questa storia in realtà sembrano non esistere individui completamente sani, e ognuno a suo modo contribuirà alla follia generale degli eventi. Come sempre Philip K. Dick crea un mondo complesso e variegato, infuso più che mai di quella sana stravaganza e creatività che fa di lui uno scrittore geniale.  Tutti i personaggi, per quanto brevi siano le loro apparizioni, sono vividi e ben tratteggiati, e ognuno gioca un piccolo ruolo nello svolgersi degli eventi. Volendo trovare un pecca, la si potrebbe forse riscontrare nell'insania del rapporto fra Chuck e Mary, che ad un certo punto sembra quasi esagerata e soprattutto nella frequente citazione di un particolare intervento di chirurgia estetica femminile che non aggiunge proprio nulla alla storia. Nel complesso, comunque, il libro cattura l'attenzione e si legge in pochissimo tempo, e varrebbe la pena leggerlo solo per la presenza di Lord  Running Clam, impicciona muffa gelatinosa di Ganimede dai poteri psionici. Consigliato ai lettori di Fantascienza, ai lettori non-T, alle muffe gelatinose di Ganimede, agli amanti dei libri di Philip K. Dick. Che lettura da pazzi! Voto: 7 e mezzo