domenica 17 febbraio 2013

Oh, boy!

Oh, boy!
di: Marie-Aude Murail casa editrice: Giunti collana: Extra  pag: 192 titolo originale: Oh, boy!



I tre fratelli Morlevent, Siméon, Morgan e Venise, sono appena diventati orfani. Il padre li ha abbandonati molti anni fa e la madre si è suicidata. Al grido di "Morlevent o morte" i tre giurano che non verrano separati. Nonostante i suoi quattordici anni Simèon sta per prendere la maturità, è infatti un superdotato e anche la piccola Morgan di otto sembra seguire le sue orme. La piccola Venise di cinque anni è l'incarnazione di un angioletto biondo. Per non essere separati l'uno dall'altro i tre chiedono alla giudice tutelare Laurence Deschamps di rintracciare i fratellastri avuti dal padre in un matrimonio precedente. Così la giudice convoca  Josiane e Barthélemy Morlevent.

Oh boy è un romanzo particolare, stravagante, che tratta temi complessi con un'ironia cinica tutta francese. Lo stile di Marie Aude Murail è uno di quelli che può solo o conquistare o essere odiato. Quando infatti Bart e Josiane vengono messi difronte alla realtà di doversi occupare dei tre fratellini, essi non si fanno scrupolo di mostrare tutto quello che pensano sull'argomento, ne ci risparmiano dei monologhi interiori tutto fuorché candidi. Se vi è mai capitato di vedere una commedia francese non potrete che ritrovarne lo stile anche in questo romanzo, con i dialoghi un po' matti e le interazioni dei personaggi al limite del brusco, lanciando però sempre una strizzatina d'occhio a chi assiste alla storia. Quando poi si presentano ulteriori problemi a complicare le cose, entra in gioco la parte sentimentale e si osserva un'evoluzione dei protagonisti da un lato un po' prevedibile e dall'altro quasi necessaria per apprezzare la storia. Barthèlemy viene descritto come un soggetto in grado di accattivarsi sempre tutte le simpatie, nonostante il temperamento eccessivo, e anche il lettore alla fine ne viene un pò conquistato. Il tema della sua omosessualità poi,  viene trattato in maniera dissacrante, sempre in bilico fra il luogo comune e il colpo di genio.   Data la brevità del libro, la storia risulta alla fine piacevole, un piccolo scorcio francese tutto sommato simpatico nella sua eccentricità. Consigliato a lettori adolescenti e oh boy! ad adulti dotati di ironia. Voto: 7+

4 commenti:

  1. Dici che sto lasciando un po' troppi commenti?? ... perdono!
    io amo la murail e credo di aver letto tutti i romanzi pubblicati in Italia: il suo modo di affrontare vari temi (l'mosessualità, l'integrazione razziale, gli handicap) è delicato ma profondo, e soprattutto mai pesante. Sicuramente molto francese. Io la trovo adorabile :)

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  2. E' il suo primo romanzo che leggo, mi aveva sempre attratto la copertina in libreria,ma non mi decidevo mai a comprarlo, poi mi sono decisa e devo dire che è stata una piacevole scoperta :))
    PS: sui blog i commenti non sono mai troppi heheh ;)

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