lunedì 3 dicembre 2012

Il Labirinto dei Libri Sognanti

Il Labirinto dei Libri Sognanti

di: Walter Moers casa editrice: Salani pag: 450  Titolo originale: Das Labyrinth Der Traumenden Bucher



Sono passati duecento anni dalla prima avventura di Ildefonso DeSventramitis  a Librandia. Il noto autore vive ormai sereno a Forte Vermicchio, godendo della sua fama e forse un po' mollemente adagiato su di essa. Le giornate scorrono ormai tutte uguali finché una lettera , trovata fra le innumerevoli lettere degli ammiratori, non cambia tutto. Chi l'ha scritta? E perchè Ildefonso ne è così incredibilmente turbato? Solo un viaggio a Librandia potrà svelare il mistero...

Ritrovare Ildefonso DeSventramitis è come ritrovare un vecchio amico. La sua narrazione, perfettamente tradotta dallo Zamonico, nonostante la densità del testo, è scorrevole e piacevolmente ironica.  Esattamente come ne "La città dei libri sognanti", lo Sventramitis ci fa da guida per l'immaginifica città dei libri e, attraverso l'incontro con vecchie conoscenze e nuovi figuri,  ci introduce pian piano alla scoperta di tutti i cambiamenti avvenuti. Nei duecento anni dal terribile incendio con cui si concludevsa il precendete libro, infatti, Librandia sembra essere fortemente cambiata: nuovi usi e nuove forme artistiche hanno presso piede e una nuove regole governano la città. Ma Ildefonso è giunto a Librandia con uno scopo: trovare chi ha scritto la lettera. Come sempre Walter Moers non si smentisce e traccia sapientemente la storia del buon vermicchione, aggiungendo lentamente nuovi tasselli al mistero e creando un'introduzione perfetta per ciò che ancora deve accadere. Il libro termina infatti con un colpo di scena e , se da una parte il lettore potrebbe un po' risentirsi per il finale a sorpresa, dall'altro non può che sorridere per l'abilità dello scrittore nell'aver creato il giusto clima di attesa. Non aggiungo altro per non rovinare la lettura del romanzo, che personalmente ho apprezzato e che mi ha tenuto piacevolmente compagnia. Consiglio questo libro a tutti gli appassionati di Zamonia e ai lettori fantasiosi di tutte le età. Voto 8 e mezzo.


Di Walter Moers ho già recensito:

La città dei libri sognanti (libro  precedente a questo)

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