sabato 12 novembre 2011

Il codice delle fate
di Lisa Tuttle casa editrice: Newton & Compton pag: 351




Peri Lensky è misteriosamente scomparsa da due anni. Dopo una strana telefonata ed un avvistamento della ragazza, sua madre  decide di assumere un investigatore privato per far luce sulla verità. Casi di misteriose scomparse e vicende dell'investigatore privato Ian Kennedy si mischiano sullo sfondo di questo giallo legato a miti celtici.


Il codice delle fate è stato catalogato come libro fantasy e non si può dire che sia privo di elementi tipici di questo tipo di narrazione. Allo stesso tempo però il romanzo risulta essere prevalentemente un giallo, che si snoda attraverso la narrazione di misteriose scomparse in diverse epoche, in diversi luoghi e attraverso le personali vicissitudini del protagonista, Ian, in materia di inspiegabili sparizioni. La vicenda base del libro si ancora a famosi miti celtici, realmente noti, e all'esistenza nella cultura mitologica delle Highlands del "popolo delle fate". Sulla quarta di copertina il libro viene definito Dark-fantasy, ed in effetti la parte fantasy-mitologica  ha, in questo racconto, connotazioni oscure legate ad un folklore che disegna il popolo delle fate come tutt'altro che benevolo. La storia a suo modo scorre veloce e non è priva di interesse, ma ammetto che personalmente non ho apprezzato molto l'idea di far rivivere una famosa leggenda celtica dai connotati alquanto inquietanti. Non ho amato particolarmente questa lettura perchè non appartiene al tipo di libri che io apprezzo, e per la presenza a mio avviso  di parti un pò "stonate" (non saprei come altro descrivere la sensazione che mi hanno dato) .Se vi piacciono i gialli e non disdegnate l'idea che possano fondersi con spiegazioni di tipo fantasy-mitologico in cui "le fate" fanno la parte "del cattivo" questo libro fa per voi. Voto: 6.5

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